Il Preavviso di Fermo Amministrativo
Preavviso ed iscrizione del Fermo Amministrativo
Il Fermo Amministrativo è l’atto con cui Equitalia, trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale senza aver ricevuto ricorsi o pagamenti, dispone il blocco dei veicoli intestati al debitore.
Prima della procedura, l’interessato riceve il Preavviso di Fermo Amministrativo, con il quale è invitato a mettersi in regola nei successivi 30 giorni e viene informato che, in caso di mancato pagamento, verrà effettuata l’iscrizione del Fermo sul veicolo corrispondente alla targa indicata.
Ma attenzione: il Fermo non viene iscritto se il debitore dimostra, entro i 30 giorni, che il veicolo è uno strumento necessario alla professione da lui esercitata(decreto legge n.69/2013 cd. “decreto del fare” convertito con modificazioni dalla legge n. 98/2013).
Ricorda inoltre che l’iscrizione del Fermo Amministrativo è demandata alla discrezionalità di Equitalia, ed è illegittima quando risulta sproporzionata al debito e nel caso in cui non siano chiaramente indicate le motivazioni. Inoltre Equitalia non può disporre il Fermo Amministrativo a seguito del mancato pagamento di multe per violazioni al Codice della Strada, ma solo ed esclusivamente per debiti di natura “tributaria”, cioè per le imposte sui redditi e per le altre tasse dovute allo Stato oppure ad Enti Pubblici.
Trascorsi i 30 giorni dalla notifica del Preavviso di Fermo Amministrativo, se l’interessato non ha pagato le somme dovute, non ne ha richiesto la rateizzazione, o non ha dimostrato che il veicolo è indispensabile per il suo lavoro, Equitalia procede con l’iscrizione del Fermo Amministrativo al Pubblico registro automobilistico (PRA). A questo punto, la cancellazione del Fermo può essere effettuata solo dopo aver saldato integralmente il debito ed ottenuto da Equitalia il provvedimento di revoca da presentare al PRA. In caso contrario, il mezzo potrà essere pignorato e venduto all’asta.
Fermo Amministrativo Fiscale e Fermo Amministrativo Giudiziale
L’uso del Fermo Amministrativo è nato nel lontano 1973 come strumento per il recupero di crediti o imposte da parte dello Stato e di Enti Pubblici. Lo si identifica come Fermo Amministrativo Fiscalequando deriva da cartelle esattoriali, erariali, comunali, Inps, ecc. Si definisce Fermo Amministrativo Giudiziale, se deriva da infrazioni del codice stradale trascritte e verbalizzate da Polizia, Carabinieri, Polizia Locale, ecc. Per esempio guida in stato di ebrezza, sotto l’effetto di stupefacenti, con assicurazione scaduta o falsa, senza patente, ecc.
Tutti i veicoli sottoposti a Fermo Amministrativo Giudiziale non possono essere venduti.Comevendereauto.it ritira e tratta solo veicoli con Fermo Amministrativo derivato da imposte o crediti non pagati.
Dal 2009, in base alle direttive del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ACI e PRA hanno emanato una circolare che vieta la radiazione dei veicoli gravati da Fermo Amministrativo, in quanto il fermo ha natura conservativa del bene e serve a tutelare il pagamento dei debiti verso la Pubblica Amministrazione.
Con questa circolare, scompare la possibilità di esportare un’auto in Fermo Amministrativo all’estero per poi immatricolarla ed importarla nuovamente in Italia. È possibile invece vendere il veicolo a privati oppure aziende che siano a conoscenza del fermo stesso ed accettino di riscattarlo. Finché ciò non avviene, l’auto rimane comunque bloccata dai divieti di circolazione e di radiazione.
In ogni caso, è assolutamente vietato circolare con un automezzo sottoposto a Fermo Amministrativo. Per i trasgressori è prevista una multa che va da 656,25 a 2.628,15 euro e la confisca del mezzo stesso.
E se Equitalia ha ragione?In questo caso, l’unica soluzione è pagare e farti rilasciare il provvedimento di revoca. Poi devi recarti al PRA della tua provincia con questa revoca, il certificato di proprietà ed un documento d’identità valido. Il costo è di 51,16 euro (o 65,78 euro se non sei in possesso del certificato di proprietà).
Non puoi, o non vuoi, pagare?
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